
Da Brand a Friend e il mondo di Robin Good
di fabrizio giancaterini
Volete diventare ricchi, ricchissimi col web in poche semplici mosse e passare il resto della vita spaparanzati a godervi la facile rendita? Ecco, lasciate perdere il libro “Da Brand a Friend” e state alla larga da Robin Good. Uno che di cose digital ne sa tantissime ma che poi qui sul libro o durante i suoi eventi, è umiltà allo stato puro.
Robin Good non è solo un maestro della comunicazione online. E’ una boccata d’aria fresca in un momento in cui l’online marketing è tempestato da aspiranti squali del guadagno facile, da finti docenti di quel web tecnico e approfittatore che a Robin Good proprio non piace. Non gli piace ma poi nemmeno lo dice tanto.
Ecco, sapete di cosa mi sono innamorato quando, anni fa, ho conosciuto Robin Good? Sapete qual è la cosa più bella di questo libro? Che dà un sacco di informazioni utili senza bisogno di picconare e smontare nessuno. Privo di qualsiasi esigenza di stigmatizzare, il racconto di Robin, della sua vita così come dei fondamenti della comunicazione efficace, scorre felice e libero, cercando sempre di ispirare e mai di convincere.
E anche questa, è una caratteristica rara.
Ma di cosa parla il libro Da Brand a Friend di Robin Good? Lo consigli?
Il libro di Robin Good “Da Brand a Friend” è una guida entusiasmante che racconta un po’ la vita dell’autore e tanto di strategia per una comunicazione online capace di andare dritta al punto. Da questo testo super coinvolgente si apprendono principalmente due cose:
1) Il digitale è un’opportunità straordinaria per rompere barriere. E’ un messaggio un po’ stridente con lo spirito del tempo. I colossi del digital come Google e Facebook nella comunicazione di massa sono diventati, almeno da qualche anno, dei cattivoni mentre fino all’altro ieri erano dei santi liberatori. Qual è la verità? Probabilmente un po’ nel mezzo. Il punto è che non è vero che internet sia in mano solo a Facebook e Google e comunque dobbiamo lavorare affinché così non sia.
Per questo Robin aiuta ad avere una visione anticonformista, squarciando il paradigma internet uguale guadagno. Il libro è una guida essenziale per chi intende lavorare davvero con l’online ma spiega come tutto inizi con un processo di consapevolezza nuova delle relazioni tra esseri umani. Per una rivoluzione totale, antidogmatica, del concetto di marca e credibilità.
2) Bisogna studiare per lavorare online. Per questo, racconta Robin, non c’ è alcun particolare barbatrucco per far sì che l’online diventi il proprio lavoro. Anche ben remunerato. Nessuna scorciatoia. Bisogna studiare, impegnarsi, fare le quattro del mattino a provare strategie e cercando di chiedersi cosa possa essere utile agli altri. Farsi il mazzo insomma con una bella spolverata di leggerezza.
Perché, spiega Robin, internet non è un fatto di codici e tecnica ma ha a che fare con il risolvere i problemi degli altri. Ed è questo meccanismo virtuoso che, eventualmente, può generare un guadagno.
E per risolvere i problemi degli altri bisogna essere credibili e punti di riferimento affidabili. Non internet per internet ma per qualcosa di utile e concreto. E quindi, da qui il titolo, ogni brand, ogni marca, ogni persona così come ogni singolo progetto online deve servire a qualcosa, rivolgendosi ad un pubblico specifico. Robin spiega con parole semplici, concrete ma al tempo stesso leggere e poetiche, il concetto di leadership.
Ognuno può essere a capo di una sua piccola tribù. Ognuno ha il potenziale di trascinare gli altri verso mete inesplorate in un mondo più solidale dove, di per sé, non vi è segreto che non meriti d’essere svelato.
Se volete imparare a lavorare con il digitale leggete questo libro e andate a conoscere Robin Good. Io lo feci anni fa e iniziai così il mio percorso professionale e personale, con un bagaglio pieno zeppo di gratitudine per questo nomade audace e libero. Leggetelo se vi occupate di comunicazione ma leggetelo anche tutti, che alla fine, quello di Robin, è un libro d’amore per questa esistenza.
Il libro lo trovate su Amazon
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